L’acido tartarico è stato isolato per la prima volta nell’Ottocento e deve il suo nome al fatto che venne estratto partendo da un composto detto “tartaro di potassio” o semplicemente “tartaro”.
Si trova nella frutta e nel vino ed è rinomato per le sue proprietà schiarenti ed esfolianti.
Trova impiego in cucina, ma anche nel campo della cosmesi, in particolare come ingrediente di prodotti per peeling esfolianti e creme depigmentanti.
Le sue proprietà di correttore di acidità e di agente lievitante ne giustificano l’impiego in ambito alimentare.
Nello specifico, si trova nelle bibite analcoliche ed effervescenti; in alcuni prodotti di panetteria, o dolciumi, cosi come in prodotti caseari e in lieviti in polvere.
Per la distribuzione di acido tartarico, Zipfluid suggerisce i bracci di carico dall’alto serie LA130 in AISI316L con tenute in PTFE ed eventualmente un piatto di chiusura del boccaporto sul tubo terminale per evitare che dello sporco possa entrare nell’autocisterna durante il caricamento.
Contatori a turbina o massici abbinati a valvole di controllo del flusso, testata elettronica e quant’altro necessario al sistema di misurazione.
Gli accessori più comuni sono lo standpost, il sensore di sovra-riempimento il dispositivo di parcheggio ed il sistema di messa a terra (Timm EKX-4).
I bracci di carico dall’alto possono essere accessoriati con il cono per il recupero dei vapori sul tubo terminale e con la manichetta per convogliare i vapori recuperati alla base del braccio.